La Bova nel 1683
Un disegno di Matteo Alberti, perito ordinario dei Beni Inculti, conservato presso l'Archivio di stato di Verona, ci fornisce utili informazioni per conoscere alcuni aspetti della storia della Fossa Bova.
La mappa fu realizzata per salvaguardare i diritti d'acqua del Menago dove andavano a finire le acque residue della fossa Bova dopo l'irrigazione dei terreni in località Bovolino.
IL TRACCIATO DELLA FOSSA BOVA
La mappa colloca le sorgenti della fossa a sud del Bovo, tra le proprietà di Ca' di Ribaldi, di Zolardi, Vezari e Antonio Caporal.La testa della fossaè collocata tra le attuali via Villabrogia e via Ca' di Raffaldo non esistendo ancora il tratto che oggi arriva fino alla strada.
Il corso prosegue parallelamente alla strada che porta dal Bovo al Bovolin (attuale via Bovolino) e le acque arrivano nelli "pradi dei sig.ri conti Bovi". Infine le acque di scolo andavano a confluire nel Menaghetto (una fossa che usciva e rientrava sulla sinistra del corso principale fiume) e quindi nel Menago.
FINALITA' DEL DISEGNO
Evitare ogni dispersione d'acqua che potesse impoverire la portata del fiume Menago e danneggiare i molini più a valle: questo fu il motivo per cui anche la fossa Bova venneinserita nel disegno di Matteo Alberti.
La supplica, presentata dal comune di Bovolonenel 1682, mirava asalvaguardare la quantità d'acqua del Menago che arrivava nel detto Comune.Il Menago venne disegnato dalle sue origini (collocate nell'attuale località Rivare) fino ai molini e alle pile del comune di Bovolone con tutte le acque che sono naturalmente legate al fiume,con le altre che capitano dopo gli usi d'irrigazione o risaia (come la Bova) e "ogn'altro soprabondante che che in qualsivoglia tempo con escavazione, allargazione e profondazione potesse essere ritrovato...".
In particolare si nota la fossa che viene da Fracazzole entra nel Menago scavalcando la fossa Bra.
Si tratta della fossa Capella (oggi fossa Fracazzole) fatta costruire dai conti Capella per portare acqua alle loro proprietà di Villa Fontana.
Sulla mappa si legge. " Fontane dette della Fragazola quali entrano nel Menago e della quantità d'acqua che conducono ne devono essere etratti li due terzi di sotto ilMolin di Villa Fontana dagli eredi e successori delli S.ri Conti Capella".
Il Menago in questo caso funzionava da "trasportatore d'acqua" trattenendo per sé un terzo della portata della fossa Campagna.
SCHEDA E DESCRIZIONE DELLA MAPPA
COLLOCAZIONE: A.S.VR., Campagna, disegno 127/11
LOCALITA' INDICATE: Fracazzole, Ca di Ribaldi, Bovo, Bovolino, Melegan, Buttapietra, Piombazzo.
CONTENUTO: corso del fiume Menago dal suo principio fino a Piombazzo;corso della fontana dei sig. Conti Bovo che irriga i loro prati e poi confluisce nel Menaghetto; corso della seriola Fumanella che dopo aver servito agli usi degli investiti (conti Fumanelli) entra nel Menago; tracciato del Menaghetto che si stacca dal lato sinistro del Menago poco più a sud del Magnano e rientra nel fiume poco più a sud di Bovolino; proprietà dei confinanti ai corsi d'acqua con particolare rilievo per i prati dei conti Bovo e quelli del vescovo di verona a Piombazzo.
ORIGINALE: "Disegno investitura delle acque del fiume Menago di Matteo Alberti l'anno 1683, 12 maggio".
MatteoAlberti dichiara di aver tratto il disegno da quello che "tiene il sign. Co Avantin Fracastor del Consorzio di detto Menago..".
Nella parte inferiore si legge "16 luglio 1683 (?) io Sebastian Alberti perito delll mag.to eccellentissimo de Beni Inculti ho copiato il presente disegno tratto dall'antico esistente del Magistrato eccellentissimo sudetto"
COPIA: "Adì 29 settembre 1713, copia formata da me Michel Angelo Cornali secondo ing.re della Mag,ca città di Verona."
Copia di Luigi Vicenzi,pubblico perito del Magistrato dei Beni comunali,fedelmente tratta da altra simile di Matteo Alberti.
DIMENSIONI: mm620 x mm. 630 entro la cornice
CARATTERISTICHE: acquerellato a colori su carta con tela
SCALA: di pertiche 200
RICHIEDENTE: comune di Bovolone
DIDASCALIE
In alto a destra: Adì 12 Maggio 1683-Venezia
Per esecuzione del Mand.o de dì 27 marzo 1682 comessomi sopra la supplica presentata per nome del Comun di Bovolon sotto li 27 del med.mo io Matteo Alberti Perito ordinario del Mag.to Eccel.mo de Beni Inculti ho fatto il presente Disegnonel quale ho dellineato il fiume Menago da sua origine sino alli Molini e Pille del detto Comun con le acque tutte che naturalmente sono debbite allo stesso et anco le altre che capitano preset.te nel med.mo doppo gli usi d'irrigazione o risara de
diversi particolari che ne sono investiti perchè unite alle soprabondanti et ogn'altro soprabondante che in qual si voglia tempo con escavazione allargazione e profondazione potesse essere ritrovato nelli capi d'acqua e bracci tutti delineati di rosso intende il Comun supplicante habbino da capitare a benefficio delli sopradetti suoi Molini e Pilla così che adempiti li usi delle antecedenti investiture resti tutto il soprapiù debbito allo stesso fiume.
In fede Matteo Alberti Adì 29 settembre 1713, copia formata da me Michel Angelo Cornali secondo ing.re della città di Verona
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