Il bovo e i DalBovo
La relazione tra nome del luogo e la denominazione della famiglia risulta essere abbastanza complicata. Non essendoci documenti che attestino una derivazione da Bovo d'Antona (uno degli eroi dell'epoca carolingia) né da una famiglia di origine provenzale, l'ipotesi più probabile è che il termine “bovo” designasse genericamente un luogo dove si praticava l'allevamento.
Gli abitanti e i proprietari del luogo assunsero quindi la denominazione “dal bovo” per indicare la loro provenienza e le loro proprietà. (cfr. G.M. Varanini, Buttapietra , il territorio e le comunità, Verona 2006)
La prima denominazione di Bovo si ha in un documento del 1068 e nel 1233 Bovo è nominata tra le località distrutte dagli eserciti dei comuni di Mantova e di Brescia.
In un documento del 1284 si fa cenno ad infrastrutture idrauliche, alla costruzione e manutenzione di canali e di fossati: tale Mucio del fu Negro “de Bovo” ottiene in fitto da S. Zeno un pezzo di terra “in pertinentia Bovi” con l'impegno di curare fossati e canali (Varanini 2006)
All'inizio del secolo XIV viene usato in alcuni documenti riguardanti il Bovo il termine “palacium” che è da intendersi come un insediamento semifortificato caratterizzate da una torre e da un recinto per il riposo notturno del bestiame.
Tra i proprietari della zona troviamo il monastero di San Fermo, S. Zeno. La famiglia Ribaldi e i saltari (le guardie campestri) di Cangrande I della Scala.
Nel 1462, Bartolomeo del fu Giovanni Dal Bovo fece costruire una chiesa nei suoi possedimenti del Bovo dedicata agli apostoli Bartolomeo e Matteo.
L'edificio venne poi ristrutturato e nel 1832 assunse le forme attuali.
(cfr. M.Repetto Contaldo, L'oratorio del Bovo dalle origini al Cinquecento, in Chiappa, Varanini 2006)
Nel 1481 Bartolomeo Dal Bovo fece erigere una stele, oggi posizionata a fianco della chiesa e originariamente disposta di fronte alla chiesa stessa.
Nel 1485, sempre Bartolomeo, scrisse uno zibaldone in cui mescolava i testi diversi: composizione poetiche latine e volgari, testi di carattere religioso, memorie di storia famigliare, ricette mediche e molto altro ancora. (Varanini 2006, p. 55)
Lo stemma della famiglia Bovo era costituito da “Cinque onde, due chave e tre relevate, con tre stelle da lato da una parte e tre dall'altra”
La famiglia dal Bovo nel secolo XV viveva abitualmente in città a San Pietro Incarnario praticando una sorta di pendolarismo che diventava stabile dimora soprattutto nei momenti di crisi come ad esempio durante la peste del 1415 (Varanini2006, p.56)
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