Piante acquatiche - FOSSA BOVA

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Piante acquatiche

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Lemna minor L. è una pianta acquatica della famiglia delle Lemnaceae (inclusa nelle Araceae dalla classificazione APG), conosciuta comunemente con il nome di lenticchia d’acqua. Tra i contadini della pianura padana, dove questa pianta è molto diffusa nei canali o nei fossi per l'irrigazione, è nota con il nome di "ranina".
Lemna minor è una spermatofita, cioè ha il sistema riproduttivo basato sulla produzione di fiori e semi; date le sue dimensioni estremamente esigue, è tra le spermatofite più piccole esistenti.
La pianta consiste in una sola piccolissima foglia, ovale o tondeggiante, galleggiante sull'acqua, che misura mediamente 2-3 mm di lunghezza, da cui si diparte inferiormente una unica piccola radice, a forma di filo, lunga circa 8 mm, flottante nell'acqua.
La pianta ha una elevatissima velocità di moltiplicazione vegetativa, tale che spesso gli specchi acquei sono completamente colonizzati in superficie da un tappeto unico di decine di migliaia di piantine. La diffusione della pianta, pur essa producendo fiori e semi, non è quindi primariamente dovuta ai semi, ma invece alla estensione della pianta con piccolissime gemme stolonifere, che producono cloni identici dello stesso individuo.


La brasca increspata (Potamogeton crispus L.) è una pianta acquatica della famiglia Potamogetonaceae.È una pianta idrofita radicante, con fusti quadrangolari ramificati, lunghi fino a 2 m.
Le foglie, sommerse, sono lanceolate, lunghe 8-10 cm, con margine ondulato, verdi o brune, con venatura centrale rossastra.
I fiori, piccoli e di colorazione variabile dal verde al bruno-rossastro, sono riuniti in infiorescenze a spiga che emergono dalla superficie dell’acqua.


La gamberaja comune è una specie a vasta distribuzione circumboreale presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sicilia, Liguria e nelle estreme regioni meridionali tirreniche. La distribuzione regionale è ancora molto poco nota, essendo la specie stata considerata per lungo tempo in senso ampio, a livello di aggregato, e quindi confusa con altre specie affini; nell'area di studio è piuttosto rara: è stata riportata per il piccolo stagno nelle vicinanze del Passo Pura e per una piccola palude nel Bosco Flobia a 1800 m. Cresce in acque ferme, povere di calcare, meso-eutrofiche, per lo più in ambienti ombreggiati, dal livello del mare alla fascia alpina. Il nome generico deriva dal greco e significa 'dai bei capelli' in riferimento alla sottigliezza dei fusti; il nome specifico si riferisce all'habitat. Forma biologica: idrofita radicante. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.



Il crescione d'acqua (Nasturtium officinale R. Br., 1812) è una pianta perenne della famiglia delle Brassicaceae (o Crucifere).Tipica pianta spontanea che vive lungo lenti corsi d'acqua, in terreni semissommersi e acquitrinosi; predilige luoghi ombrosi.
Può essere facilmente coltivato nell'orto prelevando piccoli cespi da piante giovani spontanee. Vengono trapiantati in terriccio organico mantenuto sempre umido. Può anche essere seminato in vasetti di torba e poi trapiantato.



Equisetum L., 1753 è un genere di piante vascolari Pteridofite appartenenti alla famiglia Equisetaceae, conosciute comunemente con il nome di code di cavallo.
Sono tra gli organismi più antichi della terra: il ritrovamento di resti fossili di alcune specie dell'ordine delle Equisetales indicano che erano piante diffuse già alla fine del Devoniano (395 – 345 milioni di anni fa).
Dal punto di vista filogenetico sono piante più primitive delle angiosperme, infatti sono senza organi sessuali distinti, si propagano e si riproducono per mezzo di spore. Al genere Equisetum appartengono 15 specie, delle quali poco meno di una decina sono proprie della flora italiana.


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